La parola della Solennità del natale del Signore - 25 dicembre 2014

Carissimi amici,

Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora tra noi. Oggi non c’è posto per la tristezza, l’Emmanuele, il DIO CON NOI, si è fatto Bambino. La Salvezza è tra noi. Gioiamo ed esultiamo. Il Verbo, la seconda persona della Trinità, si fa carne nel grembo della Vergine Maria per dare a chi lo accoglie e a chi crede in lui il “potere di diventare figli di Dio”.

C’è forse comunione più completa, più perfetta del lasciare all’uomo la possibilità di dividere la vita stessa di Dio? Nel Verbo che si è fatto carne, questo bambino di Betlemme, l’uomo trova l’adozione come figlio. Dio non è più un essere lontano, egli diventa suo padre. Dio non è più un essere lontano, egli diventa suo fratello.
L’uomo assume la sua vera dimensione, perché non è veramente uomo se non in Dio. Facciamo nostre le parole di San Gregorio  Nazianzeno e insieme con lui diciamo:
“Anch’io proclamerò le grandezze di questa presenza: il Verbo si fa carne... È Gesù Cristo, sempre lo stesso, ieri, oggi e nei secoli che verranno... Miracolo, non della creazione, ma della ri-creazione... Perché questa festa è il mio compimento, il mio ritorno allo stato originario... Venera questa grotta: grazie ad essa, tu, privo di sensi, sei nutrito dal senso divino, il Verbo divino stesso”. Carissimi, facciamo del nostro cuore la culla per Gesù Bambini, per vivere in esso l’incontro con il Dio dell’amore e della vita.

Auguri a tutti

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Nome File La parola della __ domenica Natale del Signore del tempo ordinario B.pdf Dimensione File 129 Kilobytes Tipo File pdf (application/pdf) Caricato il Wednesday, 24 December 2014 Autore Domenico Zagaria Modificato il Saturday, 27 December 2014