la Parola della domenica_XVII del tempo ordinario (Anno B)_26 Luglio 2015

XVII  DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Carissimi Amici, è la domenica della moltiplicazione dei cinque pani e due pesci. Tutti gli evangelisti ci riportano il racconto di questo straordinario miracolo. Si tratta di nutrire una grande folla di persone e di seguaci di Gesù, radunati sulla riva del lago di Tiberiade. Come dimostra l’atteggiamento dei partecipanti, essi interpretano questo miracolo come un segno messianico. La tradizione ebraica voleva che il Messia rinnovasse i miracoli compiuti da Mosè durante la traversata del deserto. Ecco perché, secondo questa attesa messianica, si chiamava “profeta” il futuro Salvatore, cioè “l’ultimo Mosè”. Ecco perchè, nel Libro del Deuteronomio, al capitolo 18 versetto 18, Dio aveva promesso a Mosè prima della sua morte: “Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò”. Da ciò comprendiamo il perché le persone che sono presenti durante la moltiplicazione dei pani cercano di proclamare re Gesù. Ma Gesù si rifiuta, perché la sua missione non è politica, ma religiosa. Se la Chiesa riporta questo episodio nella celebrazione liturgica è perché essa ha la convinzione che Gesù Cristo risuscitato nutre con il suo miracolo, durante l’Eucaristia, il nuovo popolo di Dio. E che gli dà le forze per continuare la sua strada lungo la storia. Egli precede il suo popolo per mostrargli la via grazie alla sua parola. Coloro che attraversano la storia in compagnia della Chiesa raggiungeranno la meta di tutte le vie, l’eredità eterna di Dio. Camminiamo insieme per questa strada per riscoprire la bellezza di essere Chiesa.

Santa Domenica e buone vacanze a tutti 

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Nome File La parola della __ domenica XVII del tempo ordinario (Anno B).pdf Dimensione File 127 Kilobytes Tipo File pdf (application/pdf) Caricato il Friday, 24 July 2015 Autore Domenico Zagaria Modificato il Friday, 24 July 2015