La parola della domenica XX del tempo ordinario (Anno A) - 17 Agosto 2014

Carissimi Amici

In questa domenica ci troviamo dinanzi al racconto evangelico della donna Cananea che impetra da Gesù la guarigione della figlia. Dal racconto dell’evangelista Matteo emerge l’immagine di Dio che viene a noi, ma noi non sempre gli andiamo incontro. Egli si manifesta in molti modi diversi, ma non sempre viene riconosciuto e accolto dal suo popolo. A volte, tuttavia, viene accolto in luoghi e modi sorprendenti. Nel Vangelo di oggi, vediamo Gesù partire verso un luogo inatteso: la regione fra Tiro e Sidone, abitata da pagani. Il suo arrivo non passa inosservato: gli va incontro (come accennavo prima), una donna cananea, una donna che non apparteneva al popolo di Israele. La donna è spinta verso Gesù dai suoi bisogni, non dalla fede. Quali siano i suoi bisogni e quali quelli della figlia è chiaro, tanto più che la donna li esprime a gran voce, con una violenta insistenza: implora la pietà di Gesù, grida perché egli la aiuti e, soprattutto, non desiste. La donna, tuttavia, non esprime solo e soprattutto i propri bisogni: riconosce, infatti, Gesù come Signore, come figlio di Davide. Il suo grido di disperazione si purifica così diventando preghiera. Del resto, quando a Messa diciamo o cantiamo: “Signore, abbi pietà”, non ripetiamo, in un certo senso, le parole e la venerazione della donna cananea? Gesù è uomo di incontri. Incontri che trasformano. Lasciamoci trasformare anche noi dall’incontro con Lui in ogni eucaristia che celebriamo.

 

Santa domenica a tutti.

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Nome File La parola della __ domenica XX del tempo ordinario.pdf Dimensione File 58 Kilobytes Tipo File pdf (application/pdf) Caricato il Wednesday, 13 August 2014 Autore Domenico Zagaria Modificato il Sunday, 17 August 2014