La parola della domenica XXXIII del tempo ordinario (Anno A) - 16 Novembre 2014

Carissimi Amici,

questa  XXXIII domenica, penultima del Tempo Ordinario ci presenta la parabola dei talenti. Essa parla della venuta di Gesù per il giudizio universale. Quando ritornerà, egli esigerà di sapere da noi come abbiamo usato il nostro tempo, cosa abbiamo fatto della nostra vita e dei talenti che abbiamo ricevuto, cioè delle nostre capacità. È come se fossimo invitati a fare il bilancio di fine anno (come si fa in economia) sulla nostra vita cristiana. Vedere cosa potevamo fare di più e non abbiamo fatto nei confronti dei nostri fratelli (carità), ma anche per noi stessi (Testimonianza con la vita del nostro essere cristiani). Se siamo stati in grado di usare bene i talenti che il Signore a ciascuno di noi ha dato, ci sarà un premio da ricevere.  Il premio per il buon uso sarà la partecipazione alla gioia del Signore, cioè al banchetto eterno. La parabola racchiude un insegnamento fondamentale: Dio non misurerà né conterà i nostri acquisti, le nostre realizzazioni. Non ci chiederà se abbiamo compiuto delle prodezze ammirate dal mondo, perché ciò non dipende da noi, ma è in parte condizionato dai talenti che abbiamo ricevuto. Vengono tenute in conto soltanto la fedeltà, l’assiduità e la carità con le quali noi avremo fatto fronte ai nostri doveri, anche se i più umili e i più ordinari. Il terzo servitore, “malvagio e infingardo” ha una falsa immagine del padrone (di Dio). Il peggio è che non lo ama. La paura nei confronti del padrone l’ha paralizzato ed ha agito in modo maldestro, senza assumersi nessun rischio. Così ha sotterrato il suo talento. Dio si aspetta da noi una risposta gioiosa, un impegno che proviene dall’amore e dalla nostra prontezza ad assumere rischi e ad affrontare difficoltà. I talenti possono significare le capacità naturali, i doni e i carismi ricevuti dallo Spirito Santo, ma anche il Vangelo, la rivelazione, e la salvezza che Cristo ha trasmesso alla Chiesa. Tutti i credenti hanno il dovere di ritrasmettere questi doni, a parole e a fatti .Il Signore non sa che farsene di cristiani che si riempiono solo la bocca del suo nome, ma aiuta, sostiene, accompagna e salva chi, nonostante i propri limiti, si sforza quotidianamente a comprendere, accogliere, fare la su santa volontà con la testimonianza della propria vita. Testimonianza gioiosa e credibile.

 

Santa Domenica a tutti.

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Nome File La parola della __ domenica XXXIII del tempo ordinario.pdf Dimensione File 113 Kilobytes Tipo File pdf (application/pdf) Caricato il Friday, 14 November 2014 Autore Domenico Zagaria Modificato il Saturday, 22 November 2014