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Caricato il Thursday, 02 June 2016
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la Parola della domenica_X del tempo ordinario (Anno C)_5 Giugno 2016

Carissimi Amici, “un grande profeta è sorto tra noi”; sono le parole che sgorgano dal cuore di chi ha visto le grandi opere e prodigi del Signore, che guarisce i malati e riporta i morti alla vita. Infatti in questa domenica risuona con forza la parola “Alzati” pronunciata da Gesù. È il verbo della Risurrezione, il verbo della Vita, che può realizzarsi anche in noi se scegliamo di accogliere e seguire il Signore. Il nostro Dio è amante della vita e non vuole per noi un destino di disgrazia, ma di piena felicità. Non c’è nessuna situazione che possa sfuggire allo sguardo di Dio, che è sempre amorevole e misericordioso. Pensate, anche la morte si piega a Lui. In Cristo vediamo e sperimentiamo il volto misericordioso del Padre. Egli tocca e risana, afferra e rialza. Carissimi, anche noi abbiamo bisogno di essere toccati dal Signore per guarire dalle nostre fragilità; abbiamo bisogno di essere afferrati per essere rialzati dalle nostre continue cadute. Non opponiamo resistenza, riconosciamoci tutti malati e caduti. Afferriamo la mano che Dio in Cristo tende a ciascuno di noi e, da Lui accompagnati e sorretti, vivremo sempre da guariti e risorti.

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Thursday, 26 May 2016
Modificato il Friday, 27 May 2016
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la Parola della domenica_del Corpus Domini (Anno C)_29 Maggio 2016

Carissimi Amici, è la domenica del Corpus Domini. Oggi, in modo solenne, onoriamo e adoriamo  il “Corpo del Signore”, spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini; Corpo che per amore si è fatto cibo per sostenere la nostra “vita nello Spirito”. È il nostro cibo spirituale che, a differenza di quello materiale, è efficace solo se io collaboro con Cristo, che vuole trasformare la mia vita nella sua. L’Eucaristia è la festa della fede; da essa è stimolata e rafforzata. I nostri rapporti con Dio sono avvolti nel mistero: ci vuole un gran coraggio e una grande fede per dire: “Qui c’è il Signore!”. Se guardo a me stesso, mi trovo sempre piccolo, imperfetto, peccatore, pieno di limiti. Eppure Dio mi ama, come ama tutti gli uomini, fino a farsi nostro cibo e bevanda per comunicarci la sua vita divina, farci vivere la sua vita di amore. L’Eucaristia non è credibile se rimane un rito, il ricordo di un fatto successo duemila anni fa. È invece una “scuola di vita”, una proposta di amore che coinvolge tutta la mia vita: deve rendermi disponibile ad amare il prossimo, fino a dare la mia vita per gli altri. Secondo l’esempio che Gesù ci ha lasciato. Accogliamo la presenza sacramentale del Signore nella nostra esistenza, perché da Lui nutriti possiamo affrontare con fortezza e fiducia le battaglie che la vita ogni giorno ci riserva.

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Friday, 20 May 2016
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la Parola della domenica_della Santissima Trinità (Anno C)_22 Maggio 2016

Carissimi Amici, celebriamo e lodiamo Dio Trinità d’Amore; le tre Persone Divine, Padre, Figlio e Spirito Santo. La solennità odierna proclama che il Dio che a noi si è rivelato è uno, ma non è solo. È, appunto, comunità d’Amore. Il Padre è principio di tutte le cose; il Figlio è rivelatore del Padre e artefice della redenzione del mondo; lo Spirito Santo è perfezionatore della sua opera e santificatore. Carissimi, del Dio Trinità noi portiamo l’immagine, il riflesso, l’amore. Da Lui siamo amati, sorretti, illuminati, nutriti… Tutta la nostra esistenza è permeata della Sua presenza. Pensate a quante volte tracciamo su di noi il segno della croce!!! È Dio che ci immerge nella suo Amore e ci partecipa la vita divina. Sentiamoci convocati sempre, come unico popolo, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo… e la nostra vita risplenderà della vita stessa di Dio e questa vita saremo in grado di trasmetterla e condividerla con chi, ancora oggi, non ha conosciuto o non ha fatto esperienza dell’Amore gratuito di Dio.  

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Friday, 13 May 2016
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la Parola della domenica_di Pentecoste (Anno C)_15 Maggio 2016

Carissimi Amici, con questa Domenica concludiamo il tempo di Pasqua. Oggi la promessa del Risorto si realizza:  il Padre vi darà un altro “Paràclito”; nome che si­gnifica “Colui che è chia­mato accanto”, “Uno accanto a noi”, a no­stro favore, non “contro” di noi; perché quando anche il cuore ci accusi, ci sia qual­cuno più grande del nostro cuore: nostro “Difensore”. Lo Spirito Santo è lo Spirito di Cristo ed è la Persona divina che diffonde nel mondo la possibilità di imitare Cristo, dando Cristo al mondo e facendolo vivere in noi. Nella sua vittoria pasquale, egli ha portato a compimento ogni cosa. Per questo il Padre si compiace di effondere, per mezzo del Figlio, lo Spirito di perdono. Nella Chiesa degli apostoli il perdono viene offerto attraverso i sacramenti del battesimo e della riconciliazione e nei gesti della vita cristiana. Dio ha conferito al suo popolo una grande autorità stabilendo che la salvezza fosse concessa agli uomini per mezzo della Chiesa! Ma questa autorità, per essere conforme al senso della Pentecoste, deve sempre essere esercitata con misericordia e con gioia, che sono le caratteristiche di Cristo, che ha sofferto ed è risorto, e che esulta eternamente nello Spirito Santo. Carissimi, non siamo più soli, disponiamo i nostri cuori ad accogliere sempre il dono dello Spirito Santo, affinchè si rinnovino anche in noi i prodigi della Pentecoste.

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Thursday, 05 May 2016
Modificato il Saturday, 07 May 2016
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la Parola della domenica_VII di Pasqua (Anno C)_8 Maggio 2016

Carissimi Amici, il Risorto è asceso al Cielo. Ora Cristo è alla destra del Padre e continua la sua presenza nella Chiesa attraverso il dono dello Spirito Santo. Il senso di quanto, oggi, celebriamo lo troviamo nella preghiera di colletta della Messa, “In Cristo asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto al Padre e noi viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria”. Preghiera, questa, che infonde la gioiosa certezza di essere per Cristo, con Cristo e in Cristo, vincitori del peccato per godere insieme con Lui la gloria del paradiso. Tutto ciò diventa per noi impegno a vivere nella consapevolezza che non siamo soli in questo peregrinare terreno, ma Lui, il Vivente, sarà sempre con noi, tutti i giorni, fino alla fine dei tempi. Sentiamoci tutti inviati da Dio ad annunciare il Vangelo ad ogni creatura, per sentirci “Chiesa in uscita” che raggiunge chi è rimasto ai “bordi della strada” e sentirci unico Corpo di Cristo che, insieme, cammina verso l’incontro con il Padre.

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Friday, 29 April 2016
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la Parola della domenica_VI di Pasqua (Anno C)_1 Maggio 2016

Carissimi Amici, la pace che Cristo dona è intrisa di Spirito Santo, è Lui che ci dona la forza per vivere in comunione, perdonandoci e amandoci. Il vangelo fa la distinzione tra due tipi di pace: c’è una pace di Gesù e un’altra data dal mondo. Insieme al dono della pace c’è la promessa di un altro grande dono: lo Spirito Santo Paraclito. Egli è Colui che ha il compito di comunicare la verità di Dio, nella sua interezza; di aiutare a comprendere la persona e il messaggio di Gesù Cristo. Il Signore manifesta il suo amore concreto verso i discepoli, e, attraverso loro, verso quanti crederanno in Lui. Chiediamo al Signore il dono del suo Spirito perché sia operante in noi, affinchè la nostra vita renda testimonianza gioiosa e credibile del Cristo Risorto.

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Wednesday, 20 April 2016
Modificato il Wednesday, 20 April 2016
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la Parola della domenica_V di Pasqua (Anno C)_24 Aprile 2016

Carissimi Amici, nel Vangelo di questa V Domenica di Pasqua ci troviamo dinanzi al “Testamento Spirituale” di Gesù. Parole rivolte nono solo ai suoi discepoli, ma a tutti coloro che, lasciandosi illuminare dal Risorto, cercano di dare un senso e un orientamento alla propria esistenza. “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati”. Tutto qui? Si. Gesù va all’essenziale, chiede all’uomo di ritornare alle sue origini: l’Amore. Camminare con Gesù è camminare amando quanti incontriamo sul nostro cammino, chiunque essi siano. Siamo tutti figli di Dio Amore. E bello sentire Gesù che ci chiede di amare non quanto Lui ci ha amati (per l’uomo è impossibile amare con la stessa misura di Dio), ma come Lui ci ha amati. Questo possiamo farlo; imparare ad amare con lo stile di Gesù, con i suoi gesti e le sue parole. Ci sembra difficile? Sforziamoci, Amici, e non sarà impossibile. Dio è solo Amore.

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Friday, 15 April 2016
Modificato il Wednesday, 20 April 2016
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la Parola della domenica_IV di Pasqua (Anno C)_17 Aprile 2016

Carissimi Amici, è la domenica del Buon Pastore. Siamo chiamati a riconoscere la voce familiare di Gesù che ci chiama e ci conosce uno ad uno. Ci mette sulle spalle e ci conduce nell’ovile della Chiesa. Gesù. La vocazione di ogni uomo, che trova la sua radice nel Sacramento del Battesimo è sempre personale, e richiede una risposta di responsabilità in prima persona. Ci sentiamo sicuri, nella Chiesa, perché Gesù è sempre con noi, e ci chiama e ci guida con la voce esplicita del Papa e con i suggerimenti interiori che ci aiutano a riconoscerla e a corrispondervi. Se restiamo nella Chiesa non andremo mai dispersi, perché Gesù ci conosce per nome e ha dato la sua vita per salvarci. Non dobbiamo aver paura di nulla. Attraverso Gesù entriamo in comunione con il Padre, partecipiamo alla vita trinitaria. I pericoli esterni non ci turbano: dobbiamo temere soltanto il peccato che ci seduce a trovare altre vie, lontane dal percorso del gregge guidato da Gesù. La nostra personale fedeltà alla voce del Pastore contribuisce all’itinerario di salvezza che la Chiesa guida nel mondo, e da essa dipende la nostra felicità. Coraggio Amici, Cristo ci chiama e ci conduce sulle strade del mondo.

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Friday, 08 April 2016
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la Parola della domenica_III di Pasqua (Anno C)_10 Aprile 2016

Carissimi Amici, ancora una volta il Risorto si presenta ai suoi. E questo nuovo incontro è denso di avvenimenti e di insegnamenti. Gesù Risorto si ferma sulla riva del lago, dopo una notte infruttuosa per i discepoli, e chiede di cuocere per loro il pesce appena pescato, dopo l’invito di Cristo stesso. Egli si presenta ancora come uno che serve, perché il Risorto è Amore. Ed è proprio sull’amore che interroga Pietro. È la richiesta affettuosa di una “riparazione”, all’uomo che per tre volte l’aveva rinnegato e che, proprio per una iniziativa amorevole di Cristo, diventerà la prima pietra della sua Chiesa. Ma a tutti noi quel dialogo umano fra Gesù e Pietro dice anche qualcosa di estremamente consolante. Ci dice cioè che, se sbagliamo, Gesù, una volta ravveduti, non ricorda il nostro sbaglio e vede in noi solo quello splendido disegno per il quale Dio ci ha creato. Questa è la misericordia di Dio! Quanto è grande il Signore, quanta pazienza nei nostri confronti!!! È grazie a questo Amore che Pietro si abbandona totalmente a Gesù. Come lui, anche noi esaminiamo il nostro cuore, per potergli dire e ripetere spesso: “Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo”.

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Saturday, 02 April 2016
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la Parola della domenica_II di Pasqua (Anno C)_3 Aprile 2016

Carissimi Amici, siamo alla seconda domenica di Pasqua. Anticamente chiamata “Domenica in albis depositis” (cioè "domenica in cui le bianche vesti vengono deposte"), oggi è anche detta domenica della Divina Misericordia. È anche la domenica di Tommaso, che da uomo bisognoso di conferme, passa alla condizione di uomo profondamente credente: “Mio Signore e mio Dio!”. In questo incontro tra Gesù e Tommaso, vediamo tutta l’umanità di Cristo, intenta a recuperare l’incredulità dell’Apostolo per renderlo credente. Anche noi siamo chiamati continuamente da Cristo per ravvivare la nostra fede, spesso affievolita e messa alla prova dalle difficoltà e dalle delusioni della vita. Ecco perché ogni volta che Gesù appare agli apostoli, dopo aver vinto la morte, augura la pace, sapendo quanto tutti loro la desiderino. Cristo porta la pace nell’anima inquieta dell’uomo. E quella Pace data da Cristo riconcilia il cuore dell’uomo con Dio. Da questa sorgente di pace e di amore scaturisce il fiume della misericordia per tutti. Poniamoci anche noi ai piedi di Cristo e con l’Apostolo professiamo la nostra fede nel nostro Salvatore: “Mio Signore e mio Dio!”. Avvertiremo la pace del cuore e il calore della Misericordia Divina.

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Wednesday, 23 March 2016
Modificato il Saturday, 26 March 2016
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la Parola della domenica_di Pasqua (Anno C)_27 Marzo 2016

Pasqua di Risurrezione anno C

Carissimi Amici, è Pasqua di Risurrezione. La morte è stata vinta, il peccato distrutto. Il Signore, Risorto, vive. È questa la gioiosa certezza che oggi celebriamo. È lo stesso evento che mise in “crisi” gli apostoli. Che cos’è che fa correre l’apostolo Giovanni al sepolcro? Egli ha vissuto per intero il dramma della Pasqua, essendo molto vicino al suo maestro. Ci sembra perciò inammissibile un’affermazione del genere: “Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura”. Eppure era proprio così: non meravigliamoci allora di constatare l’ignoranza attuale, non molto diversa da quella del tempo di Gesù. Il mondo di Dio, i progetti di Dio sono così diversi che ancor oggi succede che anche chi è più vicino a Dio non capisca e si stupisca degli avvenimenti. 
“Vide e credette”. Bastava un sepolcro vuoto perché tutto si risolvesse? Credo che non fu così facile. Anche nel momento delle sofferenze più dure, Giovanni rimane vicino al suo maestro. La ragione non comprende, ma l’amore aiuta il cuore ad aprirsi e a vedere. È l’intuizione dell’amore che permette a Giovanni di vedere e di credere prima di tutti gli altri. La gioia di Pasqua matura solo sul terreno di un amore fedele. Un’amicizia che niente e nessuno potrebbe spezzare. Neanche i momenti di terrore e di morte che in questi ultimi giorni stiamo vivendo. È il sangue innocente che ancora viene versato. È possibile? Si, nella misura in cui non distogliamo lo sguardo dall’Amore Crocifisso e Risorto per noi.

Auguri a tutti di una Santa Pasqua di Risurrezione.

Caricato il Saturday, 19 March 2016
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la Parola della domenica_delle Palme (Anno C)_20 Marzo 2016

Domenica delle Palme anno C

Carissimi Amici, celebriamo l’entrata messianica di Gesù a Gerusalemme; in ricordo del suo trionfo, benediciamo le palme e leggiamo il racconto della sua passione e della sua morte.
La sofferenza fa parte della missione del Servo obbediente. Essa fa anche parte della nostra missione di cristiani. Non può esistere un servo coerente di Gesù se non con il suo fardello. Ma nella sofferenza risiede la vittoria. “Egli spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo, umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte di croce”. Risuonano forti le parole di san Paolo: “Per questo Dio l’ha esaltato al di sopra di tutto”. L’elevazione divina di Cristo è nel suo abbassarsi, nel suo servire, nella sua solidarietà con noi, in particolare con i più deboli e i più provati. Poiché la divinità è l’amore. E l’amore si è manifestato con più forza proprio sulla croce, sulla croce dalla quale è scaturito il grido di fiducia filiale nel Padre.
Questo istante di silenzio totale è essenziale, indispensabile a ciascuno di noi. Che cosa dirò al Crocifisso? A me stesso? Al Padre? La risposta è personale, non tardiamo a darla. Il Signore la aspetta. E anche per noi sarà Pasqua.

Santa Domenica delle Palme a tutti

Caricato il Friday, 11 March 2016
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la Parola della domenica_V DI QUARESIMA (Anno C)_13 Marzo 2016

V DOMENICA DI QUARESIMA anno C

Carissimi Amici, la misericordia di Dio, sulla quale abbiamo riflettuto la scorsa domenica, oggi si concretizza nel perdono donato ad una donna adultera, peccatrice. Nel brano odierno Gesù non ignora il peccato, ma lo vince con il perdono. Inoltre smaschera l’ipocrisia degli scribi e dei farisei; questi si ritenevano “giusti” e quindi pronti alla condanna, ad applicare alla lettera la legge di Mosè, secondo la quale quella donna deve morire. Manca in loro la pietà e la misericordia, che l’adultera sperimenta solo in Gesù. Molti, tutti, forse, l’hanno “usata” e ora tutti pronti a giudicarla, ad alzare la mano contro di lei. Quante volte anche noi, carissimi Amici, alziamo il dito contro i nostri fratelli! Un gesto non cristiano, non coerente con il nostro Credo. Un gesto che molto spesso toglie, ruba la dignità di chi additiamo come peccatore. E noi? Non siamo diversi! Ce lo ricorda Gesù con le parole: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». Apriamo i nostri pugni che nascondono spesso pietre da scagliare e trasformiamoli in mani che stringono altre mani donando comprensione, amicizia, ma soprattutto MISERICORDIA.

Santa Domenica a tutti

Caricato il Saturday, 05 March 2016
Modificato il Saturday, 05 March 2016
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la Parola della domenica_IV DI QUARESIMA (Anno C)_6 Marzo 2016

Carissimi Amici, siamo nella domenica della Misericordia del Padre, che con amore accoglie i figli che ritornano a Lui. Nella bellissima parabola del Padre misericordioso, l’evangelista Luca ci consegna questa straordinaria immagine di Dio. Egli è misericordia. C’è un figlio che chiede al padre l’eredità “che gli spetta”. Lascia la casa paterna, il calore del focolare familiare e va via; sperpera tutto ed è ridotto alla fame. Rientrato in se stesso si ricorda di avere un padre e una casa. Ma l’ha fatta grossa. Nonostante ciò imbocca la strada del ritorno. Ad attenderlo c’è il padre, che lo vede prima ancora che il figlio veda lui. Gli corre incontro, lo abbraccia e fa festa. Il cuore del padre è traboccante di gioia per quel figlio ritrovato. Quante volte, cari Amici, anche noi ci siamo allontanati da Dio; forse siamo ancora lontani da questo focolare d’Amore. Non possiamo più aspettare. È tempo di ritornare e sperimentare la forza e il calore di un abbraccio che disgela il nostro cuore e lo apre al recupero di un rapporto. Dio ci aspetta, Dio è in ansia per noi, Dio ci viene incontro. Lasciamoci incontrare, toccare e amare da Lui. Solo così anche noi vivremo la gioia di quella festa che Dio ha già preparato per il nostro ritorno a Lui.

Santa Domenica a tutti

Caricato il Saturday, 27 February 2016
Modificato il Saturday, 05 March 2016
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la Parola della domenica_III DI QUARESIMA (Anno C)_28 Febbraio 2016

Carissimi Amici, se volessimo dare un titolo a questa terza domenica di quaresima potremmo chiamarla la domenica della “pazienza di Dio”. È proprio il vangelo odierno a presentarci questa immagine. Il Signore è quel contadino che chiede al “padrone” (che vuole raccogliere frutti dal fico, ma non ne trova mai) di avere un po di pazienza affinchè l’albero possa essere concimato, zappato, curato un po. È anche un chiaro invito alla conversione. Lo sono anche i due fatti di cronaca in esso narrati che, apparentemente, possono farci pensare che Dio si diverta a punire chi sbaglia. Ma non è così. Dio è solo Amore. E l’amore ci chiede di ritornare a Lui (conversione). Tutto ciò che di brutto e di cattivo c’è nel mondo non è opera di Dio, ma dell’egoismo e dell’odio umano. Quanto male reca l’uomo all’uomo, nonostante l’Amore che Dio mai ci nega e ci ha dimostrato amandoci con la sofferenza. Prepariamoci degnamente alla Pasqua. Il mistero pasquale che celebriamo in ogni Liturgia ci spinge alla conversione. Non dimentichiamo le parole che il sacerdote ho pronunciato su di noi il mercoledì delle ceneri: “Convertiti e credi al Vangelo”. Mettiamole in pratica e saremo sempre testimoni credibili del Dio della Pazienza, dell’Amore e della Vita.

Santa Domenica a tutti

Caricato il Saturday, 20 February 2016
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la Parola della domenica_II DI QUARESIMA (Anno C)_21 Febbraio 2016

Carissimi Amici, Gesù trova nella sua relazione con il Padre la forza per affrontare la vita. È la domenica della Trasfigurazione, esperienza forte vissuta da Pietro, Giovanni e Giacomo. Esperienza che deve diventare anche nostra. Sull’esempio degli Apostoli, siamo chiamati a salire sul Tabor per riconoscere nel Cristo trasfigurato il volto misericordioso di Dio Padre, che nel Figlio rivela la Sua gloria. Come ha fatto con Mosè ed Elia, Gesù desidera intrattenersi con noi dialogando; desidera parlare cuore a cuore con noi, per poter discendere dal Tabor della nostra esistenza e vivere con la forza dell’esperienza vissuta con il Signore, con la luce della Parola da Lui ascoltata. Allora saremo in grado anche noi di combattere, con le armi della fede le battaglie che la vita ogni giorno ci riserva, restando sempre fedeli alla chiamata del Signore.

Santa Domenica a tutti

Caricato il Saturday, 13 February 2016
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la Parola della domenica_I DI QUARESIMA (Anno C)_14 Febbraio 2016

Carissimi Amici, dopo aver iniziato la Quaresima mercoledì scorso, con il rito dell’imposizione delle ceneri, questa prima domenica ci presenta il racconto delle tentazioni di Gesù. Esse sono l’anticipazione delle numerose contraddizioni che Gesù dovrà subire nel suo itinerario, fino all’ultima violenza della morte. Nel Vangelo di oggi è rivelata l’umanità di Cristo, che, in completa solidarietà con l’uomo, subisce tutte le tentazioni tramite le quali il Nemico cerca di distoglierlo dalla sua completa sottomissione al Padre. Sant’Agostino diceva: “Cristo tentato dal demonio! Ma in Cristo sei tu che sei tentato”. In esse viene anticipata la vittoria finale di Cristo nella risurrezione. Cristo inaugura un cammino, che è l’itinerario di ogni uomo,  dove nessuno potrà impedire che il disegno di Dio si manifesti per tutti gli uomini: la sua volontà di riscattarlo, cioè di recuperare per l’uomo la sovranità della sua vita in un libero riconoscimento della sua dipendenza da Dio. È nell’obbedienza a Dio che risiede la libertà dell’uomo. L’abbandono nelle mani del Padre:“Io vivo per il Padre”. È la fonte dell’unica e vera libertà, che consiste nel rifiutare di venire trattati in modo diverso da quello che siamo. Il potere di Dio la rende possibile. Con la Parola di Dio e con le “armi” della fede lottiamo anche noi contro l’antico avversario, che ogni giorno si impegna con tenacia per strapparci dall’amore del Padre per rendere brutta, con il peccato, la nostra vita. Non lasciamoci prendere dallo sconforto: Cristo è sempre con noi.

Santa Domenica a tutti

Caricato il Tuesday, 09 February 2016
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la Parola della domenica_"Mercoledì delle ceneri" (Anno C)_10 Febbraio 2016

MERCOLEDI’ DELLE CENERI

Carissimi Amici,iniziamo oggi il cammino quaresimale che ci condurrà alla Pasqua. Il mercoledì delle Ceneri segna l’inizio di un ulteriore tempo salutare per la nostra vita cristiana. Un tempo di grazia segnato dalla preghiera, dal desiderio di conversione, dall’ascolto della parola e dal gesto penitenziale che oggi compiamo: l’imposizione delle ceneri sul nostro capo. Un gesto di umiltà per rispondere alla Parola di dio che, continuamente, ci interpella. In questo tempo sarà forte il richiamo al deserto, luogo ideale per l’incontro con Dio che cuore a cuore ci desidera parlare. Altro invito è quello al digiuno. La riduzione del nutrimento del corpo è un segno della disponibilità del cristiano all’azione dello Spirito Santo e della nostra solidarietà con i nostri fratelli che vivono nella povertà.Facciamo tesoro di questa ulteriore opportunità che ancora una volta il Signore ci dona. Riconciliamoci con Dio e con i fratelli.

Buon cammino di quaresima a tutti.

Caricato il Friday, 05 February 2016
Modificato il Friday, 05 February 2016
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la Parola della domenica_V del tempo ordinario (Anno C)_7 Febbraio 2016

Carissimi Amici, la “chiamata” è al centro della liturgia di questa V  domenica del tempo ordinario. Spicca, soprattutto nel Vangelo, la figura di Pietro che prima di essere la pietra su cui Cristo avrebbe fondato la sua Chiesa, è stato colui che ha percorso per intero il cammino pieno di passione  ed insieme di incertezze verso il suo Signore. Egli è stato in questo modo colui che ha percorso, prima di noi, l’itinerario che a ciascuno di noi è chiesto di percorrere. Simone era un pescatore: ciascuno ha il suo lavoro e a ciascuno può capitare di faticare nel buio di tante notti e di non prendere nulla. Ma interviene quella Presenza che chiede di lavorare sulla sua parola, cioè di vivere la propria esistenza all’interno di quell’avvenimento potente che è Cristo Signore e allora il nostro lavoro e la nostra esistenza trovano una fecondità mai prima conosciuta. In questo stesso momento ciascuno di noi percepisce la propria distanza da quell’abbraccio misericordioso ed insieme la propria estrema vicinanza.  Non saremo chiamati a fare altre cose, ma a farle per un altro scopo. Così Pietro continuerà ad essere pescatore, ma da allora in poi sarà pescatore di uomini.Chiediamo al Signore la stessa fiducia di Pietro: sulla tua parola, Signore, getterò le reti. Gettiamo le reti della nostra vita nel mare dell’umanità e, insieme a Cristo, i frutti saranno abbondanti.

Santa Domenica a tutti

Caricato il Saturday, 30 January 2016
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la Parola della domenica_IV del tempo ordinario (Anno C)_31 Gennaio 2016

Carissimi Amici, in questa domenica insieme alla meraviglia dei compaesani di Gesù troviamo anche lo sdegno, il rigetto,  le resistenza a riconoscere in Lui il Messia, tanto da cacciarlo fuori dal tempio per gettarlo giù dal monte. Sono pesanti come macigno le parole che Gesù rivolge agli abitanti di Nazaret: “Nessun profeta è bene accetto nella sua patria”. Gesù non si perde d’animo, anzi, ricorda a quanti lo ascoltano la benevolenza che Dio manifesta verso i pagani, coloro che erano ritenuti i lontani dal Dio, come, ad esempio, la vedova di Sarepta e il generale Siro, Naaman (esperienze vissute dai profeti Elia ed Eliseo, che furono accolti dai pagani). La fede è un dono, se non lo accogliamo non possiamo riconoscere i tanti segni di benevolenza e di vicinanza di Dio nella nostra vita. L’esperienza di Gesù sarà anche l’esperienza dei suoi discepoli. Ed è ancora l’esperienza di tanti nostri fratelli cristiani, rifiutati, contestati, oltraggiati, cacciati fuori dalle loro case e città, uccisi. È la nostra esperienza ogni volta che non siamo capiti; non scoraggiamoci, non siamo mai soli. Anche oggi ci sono “tanti pagani” a cui rivolgere la Parola di Cristo. Loro ci ascolteranno, a differenza di chi pensa di essere “giusto” dinanzi a Dio. Avanti Amici, camminiamo insieme e il Signore ci aiuterà a realizzare il suo progetto d’Amore.

Santa Domenica a tutti