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Caricato il Saturday, 23 January 2016
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la Parola della domenica_III del tempo ordinario (Anno C)_24 Gennaio 2016

Carissimi Amici, in questa domenica l’Evangelista Luca ci assicura di aver consultato con rigore le fonti per redigere il suo Vangelo, con «ricerche accurate», e di aver fatto la sua sintesi con ordine. Dopo i versetti iniziali ecco l’episodio alla sinagoga di Nazareth: «Venne a Nazareth, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere». Gesù riferisce a se stesso quel testo. C’è da dire, inoltre, che tutta la Scrittura parla di Lui. «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Lo Spirito del Signore è su di lui. Gesù davanti alla gente è un laico, non è «consacrato» dagli uomini, ma dallo Spirito, che lo ha mandato a portare ai poveri la bella notizia, «il lieto annuncio». Gesù si presenta non come uno dei profeti, né come un grande «saggio», ma come il «Salvatore», il Liberatore annunciato dalle Scritture. Libertà e gioia. La condizione perché sia possibile l'evangelizzazione è la povertà. I destinatari sono i poveri. Poveri anche «dentro»! Una povertà che lascia spazio a Dio, lo lascia entrare nell’esistenza umana, rendendola ricca della sua presenza. Le parole di Isaia, che Gesù fa sue, ci richiamano fortemente al tempo di grazia che stiamo vivendo: il Giubileo della Misericordia. Cristo è venuto a liberare quanti sono prigionieri del male. Chiediamo al Signore di liberare anche noi da quanto ci ostacola nel nostro cammino verso di Lui; da quanto ci tiene legati alle debolezze della nostra condizione umana, per sperimentare, in Cristo, la libertà dei figli.

Santa Domenica a tutti

Caricato il Saturday, 16 January 2016
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la Parola della domenica_II del tempo ordinario (Anno C)_17 Gennaio 2016

Carissimi Amici,

In questa seconda domenica del tempo ordinario il Vangelo ci presenta l'episodio delle nozze di Cana. Il primo dei grandi segni riportati dal Vangelo di Giovanni. Altro elemento di questa domenica è "l'ora", che troverà compimento sulla croce. L'ora della passione, ma soprattutto l'ora della salvezza offerta a tutti attraverso la risurrezione di Cristo. Ma in questa domenica c'è un elemento importante : l'ora è anticipata. Da chi? Dall'intervento premuroso di una donna, Maria. Potremmo dire che il miracolo di Cana è il miracolo della fede di Maria nel Dio al quale nulla è impossibile. E l'acqua diventa vino, per continuare ad allietare la festa. Quante volte anche nella nostra vita viene a mancare il vino. Problemi,  difficoltà,  incomprensioni. .. tutto può rovinare la festa della nostra esistenza. Cristo è il vino nuovo che ci dona la grazia, soprattutto la vita nuova che,  in Lui e con Lui, possiamo tornare a gustare, a vivere nella letizia, certi che lo Sposo sarà sempre accanto a noi.

Santa domenica a tutti.

Caricato il Saturday, 09 January 2016
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la Parola della domenica_Festa del Battesimo di Gesù (Anno C)_10 Gennaio 2016

Carissimi Amici, con la festa del Battesimo del Signore concludiamo il tempo di Natale. In questa domenica lo Spirito Santo attesta in modo solenne la divinità di Gesù nel momento in cui ha compiuto, come un uomo qualsiasi, il gesto penitenziale, essendosi sottoposto al battesimo di Giovanni. Durante la sua vita terrena, Gesù si mostrerà grande nell’umiltà dei gesti e delle parole. Seguire Cristo significa intraprendere questo cammino di umiltà, di verità. Cristo, vero Dio e vero uomo, ci insegna la verità del nostro essere. Feriti dal peccato, purificati dal battesimo, siamo chiamati sempre a riprendere il nostro cammino. E sempre siamo chiamati a fare la nostra scelta: scegliere Dio e il suo amore, o viceversa rifiutarlo.

Seguire le orme di Gesù, significa assicurarsi un cammino che, nonostante sia stretto e sassoso, conduce alla vita eterna, alla vera beatitudine. Riscopriamo il nostro battesimo e la bellezza di essere cristiani, testimoniando Cristo Via, Verità e Vita nella quotidianità della nostra esistenza.

Santa domenica a tutti

Caricato il Wednesday, 06 January 2016
Modificato il Thursday, 05 January 2017
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la Parola della domenica_Solennità dell'Epifania del Signore (Anno A)_6 Gennaio 2017

SOLENNITA’ DELL’EPIFANIA DEL SIGNORE anno A

Carissimi Amici, celebriamo quest’oggi la manifestazione di Gesù ai popoli rappresentati dai magi. Con questa solennità non si chiude il tempo di natale (come molti credono) che continuerà fino a domenica prossima, festa del Battesimo del Signore. Oggi una stella ha guidato i Magi fino a Betlemme perché là scoprissero “il re dei Giudei che è nato” e lo adorassero. Il viaggio dall’Oriente, la ricerca, la stella apparsa ai Magi, la vista del Salvatore e la sua adorazione costituiscono le tappe che anche noi dobbiamo percorrere per  andare incontro al Salvatore del mondo. I Magi sono passati per situazioni in cui hanno dovuto sempre chiedere, sempre seguire il segno inviato loro da Dio. La fermezza, la costanza, soprattutto nella fede, è impossibile senza sacrifici, ma è proprio da qui che nasce la gioia della contemplazione di Dio che si rivela a noi. Non stanchiamoci mai di camminare e Cristo ci verrà incontro.

Santa festa a tutti

Caricato il Wednesday, 30 December 2015
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la Parola della domenica_II dopo natale (Anno C)_3 Gennaio 2016

II DOMENICA DOPO NATALE (anno C)

Carissimi Amici, in questa domenica ascoltiamo ancora il Prologo di Giovanni nel quale l’evento dell’incarnazione del Verbo è la rivelazione perfetta e insuperabile del mistero di Dio. È nel Verbo incarnato che l’uomo può vedere la gloria di Dio e così la vita eterna è già donata all’uomo, mentre ancora vive nel tempo. Il disegno misterioso di Dio sull’umanità ora è pienamente svelato: a chi accoglie il Verbo fatto carne viene donato il potere di diventare figlio di Dio. L’uomo è chiamato a divenire partecipe della stessa filiazione divina del Verbo: ad essere nel Verbo Incarnato figlio del Padre. E il Padre genera nel Verbo Incarnato anche ogni uomo e in lui vede e ama ogni persona umana. È la suprema rivelazione della dignità di ogni persona umana, della singolare preziosità di ogni uomo. Accogliamo anche noi questo dono per riscoprirci figli amati nel Figlio amato.

Santa Domenica a tutti

Caricato il Wednesday, 30 December 2015
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la Parola della domenica_Solennità di maria SS. Madre di Dio (Anno C)_1 Gennaio 2016

Carissimi amici, iniziamo un nuovo anno sotto la protezione di Maria, Madre di Dio e Madre nostra. L’Evangelista Matteo ci narra un episodio della vita di una famiglia ebrea, ma l’ambientazione è inusuale per una nascita. Si tratta di una famiglia emarginata socialmente, come tante che ancora oggi vivono nella nostra società. Eppure il bambino è Dio e la giovane donna l’ha concepito e partorito nella verginità. Alcuni pastori si affrettano, in risposta a un messaggio dal cielo, per riconoscerlo e glorificarlo a loro modo.
Siamo invitati anche a volgere il pensiero per un attimo al fascino esercitato da Maria su tanti uomini e donne di ogni ambiente e classe, su persone che hanno conosciuto successi o fallimenti di ogni tipo, su uomini di genio, su emarginati, su soldati angosciati e destinati a morire sul campo di battaglia, su persone che passano attraverso dure prove spirituali. È la nostra MADRE!!! Approfondiamo la nostra devozione verso questa speciale Mamma e da Lei lasciamoci guidare in ogni passo della nostra vita. Ci ama tutti come ha amato e ama ancora Suo Figlio Gesù.  

Vi auguro di vivere questo 2016 nella santa volontà di Dio e sotto la protezione della Vergine Madre.

Buon Anno a tutti.

Caricato il Saturday, 26 December 2015
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la Parola della domenica_Festa della Santa Famiglia (Anno C)_27 Dicembre 2015

L’inquietudine e l’incomprensione di Maria e di Giuseppe, nonostante la loro vicinanza a Gesù, nonostante che siano stati preparati da Dio al compito di accompagnare i primi passi della vita di Gesù, ci riportano a quello che è il nostro atteggiamento di fronte all’opera di Dio in noi e intorno a noi. Ogni essere è un mistero per quelli che lo circondano. La sofferenza che nasce da questa solitudine collettiva non trova pace se non nella fede. Noi siamo vicini gli uni agli altri perché siamo tutti amati di un amore divino. L’amore che ci unisce, lungi dall’abolire il nostro essere diversi gli uni dagli altri, rafforza, anima e sviluppa quanto c’è di originale in noi. Ma solo una carità che venga da Dio può mettere nei nostri cuori una tale disposizione. Maria e Giuseppe non hanno capito a fondo ciò che Gesù diceva o faceva. Ma hanno accettato, nella fede e per amore, di vederlo compiere la sua vita e adempiere alla sua missione, partecipandovi nell’oscurità della loro fede. Che lezione per noi! Quando non capiamo l’azione del nostro prossimo, perché supera le nostre capacità, dobbiamo saper amare senza capire: solo con un tale atteggiamento tutto diventa possibile.

Santa Domenica a tutti

Caricato il Thursday, 24 December 2015
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la Parola della domenica_Natale del Signore (Anno C)_25 Dicembre 2015

Carissimi amici, è Natale! Il Verbo si fa carne nel grembo della Vergine Maria per dare a chi lo accoglie e a chi crede in lui il “potere di diventare figli di Dio”. Nel Verbo che si è fatto carne, questo bambino di Betlemme, l’uomo trova l’adozione come figlio. Dio non è più un essere lontano, egli diventa suo padre. Dio non è più un essere lontano, egli diventa suo fratello. L’uomo assume  la sua vera dimensione, perché non è veramente uomo se non in Dio. Dio si fa uno di noi, per abitare la nostra vita e la nostra storia. Desidera dilatare il nostro cuore, occupato da tanta spazzatura, perché lui possa trovare posto in noi. Purtroppo, come duemila anni fa, anche oggi il Signore non troverà posto in tantissimi uomini. Tante persone, come diceva il grande don Tonino Bello, faranno festa senza il Festeggiato. Tendiamo le nostre mani aride, stanche e affaticate e accogliamo con gioia Gesù, dono di Dio per tutta l’umanità.

La luce del Natale illumini i nostri cuori.

Santo Natale a tutti.

Caricato il Saturday, 19 December 2015
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la Parola della domenica_IV di Avvento (Anno C)_20 Dicembre 2015

Carissimi amici, è la domenica del SI, la domenica del servizio. Il Vangelo di oggi ci pone dinanzi il momento dell’Annunciazione. Maria, predestinata da Dio a divenire madre dei Dio, deve dare il suo consenso a Dio, che gli propone il suo progetto d’Amore. Progetto per l’intera umanità. Maria è beata perchè ha creduto a questo progetto. E beati saremo anche noi se, come Maria, ci renderemo collaboratori di Dio. Non solo con le parole. Maria dopo l’annuncio si reca dalla parente Elisabetta mettendosi al suo servizio. Anche noi siamo chiamati a metterci al servizio dei tanti fratelli che Dio ci mette accanto. Iniziamo da chi ci è più vicino: moglie, marito, figli, genitori, parenti, amici … Insieme a Maria riaccenderemo lo spirito del Natale, quello spirito che il luccichio del consumismo sta rubando anche ai cristiani. Prepariamoci ad attendere il Salvatore che viene.   

Santa Domenica.       

Caricato il Saturday, 12 December 2015
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la Parola della domenica_III di Avvento (Anno C)_13 Dicembre 2015

Carissimi amici, è ancora la figura di Giovanni Battista a farci compagnia, nel nostro cammino di fede, in questa terza Domenica di Avvento. La salvezza è vicina e la liberazione del popolo di Israele si sta realizzando. I contemporanei del Battista si chiedono cosa fare nell’attesa della venuta del Messia. Giovanni risponde predicando le esigenze e l’urgenza di una radicale conversione. Il Signore viene a liberare il suo popolo e la tristezza deve lasciare spazio alla gioia, ci ricorda il profeta Sofonìa nella prima lettura. Nonostante i nostri timori, le nostre pene, preoccupazioni e stanchezze, dobbiamo alimentare la fiducia in Dio, l’Unico che non ci abbandona mai. Questo è l’atteggiamento che ciascuno di noi è chiamato ad assumere, non solo in questo tempo, ma in ogni istante della vita. Un atteggiamento di gioia e di speranza, come ci ricorda San Paolo, che nessuno potrà mai “rubarci”. Restiamo desti in questa attesa e convertiamo la nostra esistenza. Il Signore è vicino. Tutto passa, Dio resta. SEMPRE!

Santa Domenica.

Caricato il Monday, 07 December 2015
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la Parola della domenica_Solennità dell'Immacolata Concezione (Anno C)_8 Dicembre 2015

Carissimi Amici, tutto la chiesa oggi è in festa per la solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria. Maria concepì Gesù per mezzo della fede. La concezione verginale di Gesù fu opera dello Spirito Santo, ma per mezzo della fede di Maria. È sempre Dio che opera, ma attraverso la collaborazione dell’uomo. Credere, infatti, è rispondere con fiducia alla parola di Dio, accogliere i suoi piani come se fossero propri e sottomettersi in obbedienza alla sua volontà per collaborarvi. La fede esige la fiducia in Dio e  la professione di ciò che si crede. Dalla fede di Maria quindi nacque Gesù e pure la Chiesa. Perciò, insieme ad Elisabetta che esclamò: “Beata colei che ha creduto all’adempimento delle parole del Signore”, ogni generazione oggi la proclama beata. La Chiesa ha il compito di continuare nel mondo la missione materna di Maria, che con premura e amore materno continua ad esse accanto alla Chiesa, in questo momento particolare. Carissimi, sull’esempio di Maria, facciamo nostro il piano di Dio “il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati”. Lasciamoci coinvolgere in questo progetto d’Amore.

Santa festa dell’Immacolata e auguri a quanti portano il Suo nome.

Caricato il Saturday, 05 December 2015
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la Parola della domenica_II di Avvento (Anno C)_6 Dicembre 2015

Carissimi amici, in questa seconda domenica di Avvento ci troviamo dinanzi alla la figura di Giovanni Battista: egli annuncia l’imminente venuta della salvezza di Dio. Il suo è l’annuncio di un regno che ha inizio, tra le chiusure, le resistenze, le difficoltà del mondo. Il Messia sta per arrivare, quindi c’è bisogno di preparare i cuori ad accoglierlo. Infatti è la voce di Giovanni che risuona nel deserto come invito a preparare la via al Signore.  Un invito alla conversione. Giovanni diventa così profeta e precursore del Messia.
Giovanni, inoltre, ricorda che il Dio d’Israele è fedele al suo legame e mantiene le sue promesse di salvezza. È Dio che sceglie i piccoli, che «abbatte i po­tenti», che fa dei poveri i princi­pi del suo regno, cui basta un uo­mo solo che si lasci infiammare dalla sua Parola. In questa domenica siamo invitati anche noi ad accogliere l’invito del Battista, perchè la nostra vita abitata dalla Parola di Dio diventi segno di speranza per tutti.

Santa Domenica.

Caricato il Friday, 27 November 2015
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la Parola della domenica_I di Avvento (Anno C)_29 Novembre 2015

Carissimi amici, siamo nel tempo di Avvento (venuta – attesa) e subito il nostro pensiero si volge al Natale. È un tempo di grazia che l’Amore gratuito di Dio ci dona per la nostra salvezza. In questo tempo spesso saremo chiamati a vigilare, essere pronti, perché “la nostra salvezza è vicina”, come ci ricorda San Paolo nella seconda lettura di oggi.  Dio viene: nella nostra esistenza quotidiana s’inserisce un avvenimento sconvolgente, che butta all’aria tutte le nostre sicurezze, i nostri progetti. All’improvviso egli cammina accanto a noi, e fa parte della nostra storia: lo riconosce presente chi tiene gli occhi aperti, chi aspetta e prepara un mondo nuovo. Il Signore non viene nel rumore, il Signore non trova posto nella frenesia e nello stordimento. E’ venuto nella pace e per la pace. Ed è proprio questa pace che, insieme, vogliamo invocare dal Signore, ora più che mai. In un mondo deturpato dall’uomo, ferito dal suo egoismo, distrutto dall’odio per il proprio fratello, c’è bisogno di ritornare a Cristo, Principe della Pace, Luce del mondo, Verbo di Dio fattosi uomo per essere sempre con noi. Carissimi amici iniziamo questo nuovo Anno Liturgico con l’impegno di lasciarci abitare dalla presenza del Signore, per vivere ogni giorno della nostra vita nella sua santa volontà

Buon cammino di Avvento e santa Domenica a tutti.

Caricato il Saturday, 21 November 2015
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la Parola della domenica_Solennità di Cristo Re Dell'Universo (Anno B)_22 Novembre 2015

Carissimi amici , concludiamo questo anno liturgico con la Solennità di Cristo Re dell’Universo. Una festa che scardina dalla nostra mente gli schemi monarchici che attribuiamo ai re terreni e ci presenta una regalità del tutto nuova, esercitata non con il potere e il dominio, ma attraverso il servizio e il dono di se stesso. In questa domenica la Chiesa non ci propone il racconto di una teofania splendente. Gesù è umiliato e in catene; compare davanti a Pilato, onnipotente rappresentante di un impero onnipotente. Chi dei due è re? Quale dei due può rivendicare un potere reale? Secondo il modo di vedere umano, non ci si può sbagliare. Ma ciò che ci colpisce del racconto evangelico di Giovanni è il dialogo di questi due uomini. Pilato non capisce niente, né dei Giudei, né di Gesù, né del senso profondo del dibattito. Quanto a Gesù, una sola cosa conta, ed è la verità. Durante tutta la sua vita ha servito la verità, ha reso testimonianza alla verità. La verità sul Padre, la verità sulla vita eterna, la verità sulla lotta che l’uomo deve condurre in questo mondo, la verità sulla vita e sulla morte. Tutti campi essenziali, in cui la menzogna e l’errore sono mortali. Ecco in cosa consiste essere re dell’universo: entrare nella verità e renderle testimonianza. Tutti i discepoli di Gesù sono chiamati a condividere la regalità di Gesù Cristo, se “ascoltano la sua voce”. È veramente re colui che la verità ha reso libero. È veramente re chi fa della propria vita un servizio e un dono per gli altri. Come Cristo ci ha insegnato

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Friday, 13 November 2015
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la Parola della domenica_XXXIII del tempo ordinario (Anno B)_15 Novembre 2015

Carissimi Amici, siamo quasi al termine dell’anno liturgico. È tempo di bilanci. E quando gli uomini  interrogano Gesù sulla fine dei tempi, Egli risponde in termini di pienezza e di ritorno, mai in termini di catastrofi e annientamento. Egli afferma con forza che il Figlio dell’uomo ritornerà; non, come è già venuto, per annunciare il regno e il tempo della misericordia, ma perché tutto si compia. Allora ognuno troverà il proprio posto  e otterrà la sua ricompensa in funzione delle proprie opere. La predicazione di Gesù è carica di questa preoccupazione: aprire gli occhi agli uomini sui segni premonitori di questa fine del mondo che non sarà una caduta nel nulla, ma un ingresso nella gloria. Ma ciò che resta e resterà nascosto, è la data di questo istante. Questo è un segreto del Padre. Egli non l’ha ancora svelato. Ecco perché la Parola (il Figlio) non lo sa. Il Padre non ha ancora espresso questo pensiero, per via della sua pazienza infinita e della sua bontà illimitata. Inutile insistere e chiedere: “Perché?”. Per il momento, questo non ci riguarda e non è nemmeno utile per noi saperlo. La sola cosa che conta, carissimi Amici è sapere che questo ritorno di Cristo ci sarà e che bisogna prepararsi ad esso, altrimenti ci ritroveremo esclusi dal Regno. 

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Sunday, 08 November 2015
Modificato il Friday, 13 November 2015
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la Parola della domenica_XXXII del tempo ordinario (Anno B)_8 Novembre 2015

Carissimi Amici, in questa domenica restiamo colpiti dal gesto semplice e profondo di una povera vedova. Ella offre al tempio solo due spiccioli. Nulla in confronto alle monete che la folla vi gettava nel tesoro. Ma il suo gesto non passa inosservata allo sguardo di Gesù. Quella piccola moneta agli occhi di Dio è più preziosa delle ricche e ostentate offerte dei benpensanti che affollavano il tempio. I ricchi “offrivano” il superfluo, la vedova ha offerto tutto ciò che possedeva per poter vivere. Una lezione anche per noi, cari Amici; lezione di grandezza e di umiltà insieme. È questo l’esempio da imitare. Il Signore non ha che farsene dei nostri “scarti”. Impariamo a diventare piccoli, miti e umili di cuore; mettiamo i poveri al centro della nostre attenzioni e sull’esempio della vedova gettiamo nel Tesoro di Dio il meglio di noi, anzi, tutto noi stessi.

Santa Domenica a tutti.

Caricato il Saturday, 31 October 2015
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la Parola della domenica_Solennità di Tutti i Santi (Anno B)_1 Novembre 2015

Carissimi Amici, celebriamo questa domenica la solennità di tutti i Santi. Che senso ha questa festa? Chi sono i Santi? È la stessa liturgia odierna a darci la risposta. Festeggiare tutti i santi è guardare coloro che già posseggono l’eredità della gloria eterna. Coloro che hanno voluto vivere della loro grazia di figli adottivi, che hanno lasciato che la misericordia del Padre vivificasse ogni istante della loro vita, ogni fibra del loro cuore. I Santi contemplano il volto di Dio e gioiscono pienamente di questa visione. Sono i nostri fratelli maggiori, coloro che la Chiesa ci propone come modelli perché, peccatori come ognuno di noi, hanno accettato di lasciarsi incontrare da Gesù, attraverso i loro desideri, le loro debolezze, le loro sofferenze, e anche le loro tristezze. È questa la beatitudine che dà loro il condividere in questo momento la vita stessa della Santa Trinità, frutto che il sangue di Cristo ha loro acquistato. Nonostante le notti “oscure” e a volte al di là di ogni speranza umana, tutti hanno voluto lasciarsi bruciare dall’amore e scomparire affinché Gesù fosse progressivamente tutto in loro. Tra loro spicca per singolare privilegio la prima di tutti i santi Maria. È Lei, la Regina di tutti i Santi, che li ha instancabilmente riportati a questa via di povertà. È al suo seguito che essi hanno imparato a ricevere tutto come un dono gratuito del Figlio; è con Lei che essi vivono attualmente, nascosti nel segreto del Padre. Tutti siamo chiamati alla santità. Sforziamoci insieme, per poter un giorno godere insieme della comunione dei Santi

Auguri e Santa Domenica a tutti.

Caricato il Saturday, 24 October 2015
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la Parola della domenica_XXX del tempo ordinario (Anno B)_25 Ottobre 2015

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARO

Carissimi Amici, in questa domenica l’evangelista Marco ci sta presentando le azioni e le parole di Gesù durante il suo viaggio a Gerusalemme. Viaggio sicuramente topografico, ma anche e soprattutto simbolico. Questa strada che Gesù percorre con entusiasmo arriva al termine. Ecco il contesto della lettura sulla quale meditiamo.
Al termine del cammino, oggi incontriamo un cieco. Un cieco, che, in più, è un mendicante. In lui c’è oscurità, tenebre e assenza. E attorno a lui c’è soltanto il rigetto: “Molti lo sgridavano per farlo tacere”. Gesù chiama il cieco, ascolta la sua preghiera, e la esaudisce. È nel momento in cui termina il viaggio di Gesù a Gerusalemme, che un mendicante cieco celebra Gesù e lo riconosce come “Figlio di Davide”, o Messia; e questo mendicante riacquista la vista e “segue Gesù per la strada”. È un simbolo, un invito. Chiediamo al Signore che ci accordi la luce della fede e ci dia vigore, affinché lo seguiamo come il cieco di Gerico, fino a che non avremo raggiunto la Gerusalemme definitiva. Diamo un nome alle nostre cecità e chiediamo al Signore di guarirle, per seguirlo e camminare nella luce della fede.

Santa Domenica a tutti

Caricato il Saturday, 17 October 2015
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la Parola della domenica_XXIX del tempo ordinario (Anno B)_19 Ottobre 2015

Carissimi Amici, ancora una volta il problema del primeggiare. In questa XXIX domenica del tempo ordinario ci troviamo dinanzi alla ennesima reazione di Gesù. Reazione abbastanza accesa di fronte alla minaccia che pesa ancora una volta sulla sua comunità a causa dell’ambizione sfrenata di avere i primi posti, di conquistare il potere. Gesù reagisce in maniera severa. Propone ancora una volta alla sua comunità la regola di un potere che passa attraverso il servizio al prossimo, fino ad arrivare ad offrire la propria vita per i fratelli, bevendo il suo calice. All’immagine del capo che comanda si oppone quella del capo che serve. L’unico impegno è quello del servizio.  Il Modello è Cristo stesso che si è fatto servo dei servi, schiavo di tutti gli schiavi. “Chi vuole diventare grande, sarà vostro servitore”. Sappiamo seguire Gesù in questo modo? Abbiamo in noi la disponibilità piena al servizio? Siamo disposti ad essere dalla parte dei poveri? Ciascuno risponda nel proprio cuore a Colui che sempre ci interpella con la sua Parola e sia disponibile a rinunciare all’egoismo e alla tentazione di sentirsi superiore, migliore degli altri. Il Signore non smetta mai di richiamarci ed insegnarci a vivere la nostra esistenza nel servizio disinteressato e nel dono della vita per i nostri fratelli.

Santa Domenica a tutti

Caricato il Saturday, 10 October 2015
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la Parola della domenica_XXVIII del tempo ordinario (Anno B)_11 Ottobre 2015

Carissimi Amici, in questa XXVIII domenica del Tempo Ordinario il vangelo ci presenta l’incontr di gesù con un uomo ricco. Quest’ultimo sembrava avere tutto: era ricco e obbediva ai comandamenti divini. Si  rivolge a Gesù perché vuole anche la vita eterna, che desidera come una assicurazione a lunga scadenza, come quella che si ottiene da una grande ricchezza. Gesù aveva già annunciato che per salvare la propria vita bisognava essere disposti a perderla, cioè che per seguirlo occorreva rinnegare se stessi e portare la propria croce. L’uomo, sincero,  si guadagna uno sguardo pieno d’amore da parte di Gesù: “Una sola cosa ti manca, decisiva per te. Rinuncia a possedere, investi nel tesoro del cielo, e il tuo cuore sarà libero e potrà seguirmi”. Ma né lo sguardo né le parole di Gesù hanno effetto su quell’uomo. Rattristato, preferisce ritornare alla sicurezza che gli procura la propria ricchezza. Non ha potuto o voluto capire che gli veniva offerto un bene più prezioso e duraturo: l’amore di Cristo che comunica la pienezza di Dio. Paolo lo aveva capito benissimo quando scrisse: “Tutto ormai io reputo spazzatura, al fine di guadagnare Cristo...” (Fil 3,8-10). A quale ricchezza è attaccata la nostra vita? A ciascuno di noi il compito di rispondere personalmente al Signore, che continuamente ci interpella.

Santa Domenica a tutti